Silke Milpauer, racconta l'incontro con micjhael jackson

Silke Milpauer racconta l'incontro con Michael Jackson


Silke Milpauer vinse un concorso, insieme ad altri, attraverso la rivista tedesca Bravo.
Il premio consisteva nel consegnare a Michael un premio da parte della rivista (Miglior Cantante nel 1993 – il Premio Otto d'Oro). Ci sarebbe stato anche un servizio fotografico e una festa dove Michael avrebbe potuto firmare autografi. Silke ha raccontato la sua esperienza per il libro I’s All About Love (E’ solo per amore). Ecco parte della sua storia:

"Ho salutato Michael e gli ho stretto la mano. La sua stretta di mano era delicata ma ferma.
In quel momento, è successo qualcosa di incredibile.
Il mio nervosismo e la paura sparirono nello stesso istante in cui lui mi ha toccato.
Dopo essermi presentata, Michael rispose tranquillamente “Ciao. Io sono Michael”.
Questo mi ha quasi distratto, perché l’ho trovato un gesto incredibilmente carino e per non perdere la testa, ho spiegato a Michael chi ero e perché ero lì, cioè per presentare il Premio Otto d'Oro, che i lettori di Bravo pensavano sinceramente che lui meritasse.
Michael prese attentamente il premio e lo ammirò a lungo (era un piccolo indiano).
“Oh, è così carino!” esclamò e ringraziò di cuore.
Ho avuto l'impressione che significasse molto per lui. “Lo so” dissi io e lui sorrise.
“Volevo tenerlo per me, lo sai” scherzai. Lui ridacchiò e si morse le labbra.
Non sapevo cosa fare, così mi sembrò che essere sincera sarebbe stata la cosa migliore. Così ho ammesso di essere molto timida e molto, molto nervosa a causa di tutte quelle persone e delle telecamere. Non volevo dirgli che era lui la causa principale del mio nervosismo perché sarebbe stato troppo imbarazzante.
Michael aprì la bocca, chiaramente sorpreso e improvvisamente sono stata attirata tra le sue braccia.
“Non devi essere nervosa. Ce la faremo insieme” sussurrò accarezzandomi la spalla.
Mentre posavamo per le foto, mi disse in un sussurro che ancora non si era abituato a tutto questo e che anche lui era molto nervoso e timido.
“Pensano sempre che qualcuno voglia uccidermi” aggiunse con calma alzando gli occhi e poi guardando le sue guardie del corpo lì vicino”.

Silke dice anche nella sua storia che aveva preso in antipatia Bob Jones, che al tempo era il capo della sicurezza di Michael. Nel suo colloquio privato con Michael dopo il servizio fotografico, gli disse che aveva paura del signor Jones perché era così severo e autoritario.

Michael rise e le diede una pacca sulla spalla dicendo: “Non devi aver paura di lui. E’ fatto così. Anche io lo chiamo ‘signore’, dopo tutto questo tempo, ti immagini?"

[Tratto dal libro It’s all for love]
di: UK loves MJ
pubblicato e tradotto da Isabeau Bresci.

Questa della guardia del corpo di cui aveva paura é proprio nuova, ma credibile...ti immagini! Michael intimorito da un omaccione che lo salvaguarda ogni giorno

No era lei che aveva paura della guardia non michael lui gli disse che non doveva aver paura perchè era fatto così, lei l'aveva preso in antipatia durante il servizio con michael

ah ecco, rileggendo è vero, avevo interpretato male.